Il labrador nero che vedete in foto è BONETTI, abbandonato assieme a Tequila
(il dogue de bordeaux) fuori al rifugio...IMPALLINATI! Entrambi giovanissimi, un anno e mezzo circa. Dolce e affettuosi compatibili con i loro simili maschi e femmine e con gli
umani!
CERCANO CASA...
INFO: 3388373952 ROSSELLA
di Stella Cervasio
Giulietta, una maremmana dolcissima che ha solo tre zampe ma non le manca nient'altro, apparteneva a un detenuto agli arresti domiciliari di Secondigliano. Finì sotto un'auto e dovettero
amputarla. Lui non poteva curarla e fu portata ad Acerra, nel "Rifugio di Giorgia", un canile modello sorto proprio nel cuore della Terra dei Fuochi che ha anche un altro primato: è l'unico
canile in Italia sorto in un bene confiscato a mafia e camorra.
Giulietta passa serena il suo tempo e non sa che la sua salvezza sono state quelle due casette in mezzo a un prato dove crescono i platani, essenze consigliate perché respingenti per le zanzare,
nemiche giurate dei cani a cui causano una brutta malattia, la leishmaniosi.
Lo Stato tolse tutto questo a un boss, Aniello Scudiero detto 'O Cafone. Quella proprietà in fondo a una campagna fatta di appezzamenti coltivati a orti e frutteti, dove tutti temevano il
proprietario delle casette che si era recintato con un muro altissimo, era la seconda casa, eredità ricevuta dai genitori: non una villa alla Scarface, ma pur sempre il sancta sanctorum dei suoi
segreti. Prima di lasciarla, il boss fece piazza pulita di ogni contenuto compromettente. Il resto lo fece la furia dei vandali che distrussero anche il water e i lavandini.
Il Comune la adibì a deposito dei bidoni della spazzatura dismessi. Il massimo del disprezzo. Quei cassonetti di metallo, poi, furono venduti: si temeva che potessero contenere rifiuti
pericolosi, come era accaduto spesso nella zona, ma erano vuoti.
Chi era Scudiero? Uno dei personaggi di spicco del clan di Nicola Nuzzo, luogotenente nell'acerrano di Raffaele Cutolo, capo della Nuova Camorra Organizzata, era poi passato alla concorrenza: il
clan della Nuova Famiglia, dove militavano boss come Michele Zaza, tra i pochi affiliati alla mafia e come i Nuvoletta, legati ai Corleonesi.
Nuzzo era un personaggio storico della camorra: il suo nome comparve anche nell'inchiesta sulle trattative che portarono alla liberazione dell'assessore dc Ciro Cirillo rapito dalle Br. Scudiero
fu arrestato con altre sei persone nell'89 per associazione di stampo camorristico nell'ambito delle indagini per l'omicidio di Nicola Nuzzo, massacrato tre anni prima a martellate in una
clinica di Roma Villa Margherita dov'era ricoverato.
I beni del boss di Acerra furono sequestrati nel 1993 dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Napoli: beni per 15 miliardi di lire, che si trovavano tra Lazio e Campania: 4
appartamenti, tre appezzamenti di terreno, due negozi di abbigliamento, 4 automobili e due moto di grossa cilindrata.
Tra questi, anche la casa di campagna di Scudiero, condannato per 416 bis. La proprietà venne proposta a due diverse associazioni di protezione civile, che però non la usarono: l'assegnazione dei
beni dei camorristi era un fenomeno nuovo, affidarsi con fiducia alle istituzioni che li avrebbero tutelati da eventuali ritorsioni per i volontari non era scontato. L'associazione Leda ci ha
creduto e ha tentato l'impresa. Nel 2012, con una bella festa, alla quale parteciparono anche Comune e Prefettura, l'ex fondo di 'O Cafone è diventato il primo rifugio per cani d'Italia ospitato
in un bene confiscato.
Non lo sa Giulietta, e non ne sono a conoscenza neppure Bianca, Titina, Sara, Massimo, Fortunato e tutti i loro fratelli: i 70 cani che vivono nell'ex residenza di un boss, in attesa di trovare
una famiglia. "Anche per sottolineare che questa è una casa per cani ispirata all'etica e alla legalità, accogliamo volentieri animali che ci vengono affidati dalla magistratura quando sono
oggetto di sequestro e aderiamo a progetti per i minori a rischio che vengono a prestare la loro opera per la manutenzione del canile".
A parlare è la presidente dell'associazione Leda, Rossella Pezzella, ex guardia giurata dell'Alenia in pensione che al volontariato animalista ha messo a disposizione tutto quello che aveva: il
rifugio è stato realizzato interamente a sue spese, con i soldi del Tfr ricevuto quando ha lasciato il lavoro. Rossella è una donna piena di energia, esigente, rigorosa. Centinaia in questi anni
i cani adottati dalle famiglie di tutt'Italia. Dopo aver fatto una vita da grand hotel che a Rossella ha fruttato l'amicizia di molti simpatizzanti.
"Non ci fermiamo. Quando arrivammo qui, i due piccoli edifici erano in rovina e non potevamo toccarli. Non c'era un filo d'erba, era tutto in abbandono, ora una casetta ospita la cucina e la
tolettatura e l'altra l'infermeria, l'ufficio e la camera di "Biancona", un mix di maremmano che per la sua taglia in un quartiere a rischio di Napoli era continuamente minacciata di morte. I
nostri cani hanno bisogno però di un'area di sgambamento, utile anche per i quattrozampe padronali che non hanno zone verdi a disposizione: abbiamo lanciato un crowd funding per acquistare un
terreno di oltre mille metri quadri attiguo al rifugio. Costa 20 mila euro, e io ho già speso tutto quello che avevo. Spero che gli amici degli animali e della legalità ci aiutino".
Tag: Ricchezze
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L’Associazione Leda Onlus Rifugio di Giorgia
si occupa di accudire e curare cani randagi, con la finalità di una buona adozione.
Tutto questo è possibile grazie a contributi di sostenitori, soci, altre associazioni Italiane e ai volontari. Le adozioni seguono un iter ben preciso, con controlli pre e post affido, sottoscrizione dei moduli e presentazione dei documenti.
La "LEGA per la difesa dei diritti animali e dell’ambiente" è un’organizzazione di volontariato nata nel 2008 con lo scopo di elaborare e realizzare progetti socialmente utili, atti a creare una rete di persone pronti ad intervenire per la protezione degli animali e a valorizzare l’intervento umano in campo ambientale.